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Coppa Nevigata

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Veduta aerea di Coppa NevigataCoppa Nevigata è uno dei siti più noti della preistoria italiana.
La sua importanza, oltre che per i livelli neolitici, è rappresentata dalla completezza delle sequenze dell'età del bronzo.
L'abitato, ubicato sulla riva sinistra del Candelaro, sfrutta, ai tempi dell'occupazione neolitica, risorse di laguna e di pianura oltre che prodotti legati alla pratica dell'agricoltura.

Attestano queste attività ritrovamenti di macine, macinini e frammenti di ceramica riferibili a contenitori decorati ad impressione.
Importante era la produzione di piccolissimi oggetti in selce ritrovati in gran quantità e messi in relazione all'apertura dei molluschi.

Al momentaneo abbandono del villaggio, avvenuto probabilmente nella fase finale del neolitico (fine IV millennio a.C.), segue la ripresa dell'occupazione all'inizio del secondo millennio, nell'età del bronzo.
In questo periodo l'economia continua a fondarsi sull'agricoltura e sull'allevamento, anche se l'ubicazione perilagunare favorisce notevolmente le attività di scambio, in particolare con il mondo egeo, come testimoniano i numerosi frammenti ceramici di tipo miceneo ritrovati nei livelli più recenti.