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Pellegrini vecchi e nuovi

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Monte S. Angelo - pellegrini in visita al Santuario di San MicheleAlcuni studiosi ipotizzano che il culto dell'Arcangelo Michele, Santo del fuoco, delle acque e dei terremoti, sia stato importato sul Gargano prima del VI secolo in sostituzione degli antichi culti pagani.

Nei testi che vanno dal VI al IX secolo - scrive Roberto Lavarini - S. Michele mantiene le caratteristiche della tradizione cristiana orientale, è l'angelo sempre vicino a Dio, che interviene contro i pagani servendosi dì fulmini e annunciando la sua venuta con terremoti, lampi e tempeste.


Poiché scende dal cielo, il suo culto è di solito praticato in cima ad un monte e in una grotta spoglia dove l'accesso è vietato di notte".

I Longobardi, nel corso dell'VIII secolo, si appropriano del culto di S. Michele, che diviene il loro santo guerriero. Per questo regno il Santuario svolge un ruolo importante e la moglie del re Desiderio, Ansa, costruisce grandi ospizi per i pellegrini che si recano alla sacra grotta.

L’epigrafe posta sulla sua tomba, a Brescia, attribuita a Paolo Diacono, dice: "... Prosegui ormai sicuro il tuo viaggio o pellegrino / che dal lontano occidente miri alle guglie del venerando Pietro / e alla rupe della venerabile caverna del Gargano; / protetto dal suo aiuto, non temerai i dardi dei briganti, / non i geli e le piogge nel cupo della notte, / poiché ti predispose ampio tetto e un pasto... "

I Bizantini, tra la fine del X e i primi decenni dell’XI secolo, conquistano la Puglia e tentano di monopolizzare il culto dell'Arcangelo. In questo periodo i monaci Basiliani riprendono l'immagine greca di San Michele e la diffondono di nuovo nell'Italia del Sud.

Non più il guerriero celeste che guida un popolo di conquistatori, ma un "misterioso angelo taumaturgo e condottiero d’anime che accompagna la Vergine e protegge la Chiesa".

Tra l’VIII e il X secolo, il pellegrinaggio a S. Michele diviene di livello europeo, né si può dimenticare che la Puglia è in una posizione geografica centrale per i pellegrini e i crociati che dall'Europa occidentale si recano in Terra Santa.

Nei primi decenni dell’XI secolo un gruppo di guerrieri normanni si reca in pellegrinaggio sul Gargano. S. Michele già da tre secoli è conosciuto nella loro terra e per lui è stato costruito in Normandia il grande Santuario di Mont Saint Michel.

Il pellegrinaggio continua con alterne vicende fino ad oggi. Il 24 maggio 1987 Giovanni Paolo II, visitando il luogo, ribadisce che esso è giustamente famoso "per le origini del singolare tempio, scrigno di notizie storiche e d’arte; per la sua millenaria presenza nella storia sia della regione Puglia, sia della cristianità in genere”.

 

Percorsi del Giubileo A.D. 2000 e Percorsi dell’Estate A.D. 2001 - Arcidiocesi Manfredonia-Vieste - Direttore Paolo Cascavilla