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La devozione popolare per grazia ricevuta

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Oggi c'è molta attenzione, scriveva nel 1986 mons. Valentino Vailati, nei confronti degli ex voto, che hanno un linguaggio culturale-religioso specifico che si radica nella complessa tradizione della pietà popolare; essi vogliono esprimere, attraverso l'invocazione alla Madonna e ai Santi, una risposta di fede, di riconoscenza, di grazia; una promessa sincera di vita cristiana.

A valutazioni religiose che sono fondamentali per gli ex voto, si aggiungono altre riguardanti l'ambiente, il costume, il paesaggio... Per cui si può affermare che gli ex voto è una specie di libro in cui si possono leggere tante notizie utili alla religione e alla civiltà".

Fin dai tempi più antichi, presso tutti i popoli, l'ex voto esprime la richiesta d’aiuto o il ringraziamento attraverso non solo le parole, ma mediante l'offerta di un dono durevole.

Già Cicerone, nel ”De natura deorum”, parla esplicitamente di tavolette votive. "Tu incredulo circa l'intervento degli dei nelle vicende umane, non scorgi da tante tavolette dipinte (ex tot tabulis pictis), come molti, sopravvissuti alla violenza della tempesta mediante voti, sono giunti salvi in porto?" Un proverbio locale dice ”Quando torni dal mare, bacia la terra e vai a pregare”.

Le tavolette si diffondono in maniera notevole tra il XV e il XIX secolo. Il Santuario che presenta il numero maggiore è la Madonna dell'Arco (Pomigliano d'Arco) con oltre 4300 ex voto, segue il Santuario della Consolata (Torino) con 1500, Montevergine, Pompei. In provincia di Foggia ex voto sono presenti a San Matteo (S. Marco in Lamis), all'Incoronata (Foggia), a San Michele (Monte S. Angelo), alla Madonna della Libera (Rodi), a S. Maria di Loreto (Peschici). Nei santuari garganici vi è un'alta percentuale di tavolette dipinte. I materiali usati sono legno, lamine di ferro e, dalla seconda metà dell'Ottocento, masonite e cartoncino. Rappresentano grazie ricevute in conseguenza d’incidenti agricoli, naufragi, malattie, cadute (dal carretto, da cavallo ...), eventi bellici, fulmini, incidenti sul lavoro…

Quelle degli ultimi decenni, incidenti stradali e ferroviari, il disegno è semplice, a volte piuttosto rozzo. In alto è rappresentato il Santo, la Vergine... secondo il modulo tradizionale delle immaginette di culto.
Al santuario di S. Michele l'ex voto più antico attualmente conservato è del 1876, a San Matteo dei 1851, a Rodi dei 1834. Gli autori degli ex voto sono per lo più anonimi.

Numerose sono le tavolette provenienti da coloro che si trovano lontano dal paese, in Italia o anche all'estero, e che mantengono un legame molto forte con il santo patrono e il santuario.

Alcuni anni fa a Milano fu organizzata una mostra sulle tavolette votive pugliesi dal 1800 ad oggi. Furono esposti circa 150 pezzi.

E’ stata un'occasione per offrire una documentazione sulle radici e sulla terra d'origine, del più grosso e importante gruppo regionale vivente nel capoluogo lombardo.

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