Area riservata






Password dimenticata?
Home L'antica Siponto Il castello turrito
Il castello turrito
Il Castello, detto volgarmente Angioino, malgrado il tempo, i terremoti e le guerre sostenute, si conserva ancora quasi intatto nella sua mole poderosa, così da essere uno dei pochi mastii della regione sopravvissuto con tanta integrità.
Esso rappresenta un insieme di fabbriche discordi, costruite in epoche diverse, difficili ad individuarsi, poichè Aragonesi, Spagnoli e Francesi tutte le adattarono alle nuove esigenze dei tempi. Sembra accertato però che Re Manfredi edificasse le quattro torri che formano la parte centrale della fortificazione, congiungendole tra loro per tre lati soltanto. Da altri documenti risulta che i d'Angiò dal 1279 al 1282 completarono quelle opere circuendole di bastioni, di una cinta e d'un fossato. Poichè l'attuale costruzione si presenta troppo angusta per i numero delle torri e dei bastioni, sembra che la costruzione sia stata modificata in tempi posteriori, tanto che l'Hasseloff crede senz'altro ad una ricostruzione ex novo degli Aragonesi. Questi, difatti, avrebbero costruito la torre di vedetta   o quadrata   e la torre di San Michele, quest'ultima per stabilire una diretta corrispondenza di osservazione col Castello di Monte Sant’Angelo. Gli Spagnoli proseguirono l'innalzamento delle altre torri, cingendole di mura con feritoie. I Francesi, infine, dopo l'assedio di Lautrec, per difendere il Castello dalle aggressioni interne, fecero costruire la Torre Annunziata   o Torre dell'Avanzata   che col suo imponente sperone, munito con bocce di cannoni, era quasi diretto a sviscerare e minacciare l'intera città. Tra quei possenti ruderi sono tuttavia di particolare attenzione le due colonne laterali sormontate da capitelli e il portale che immette al mastio e che si ritiene possa essere un avanzo dell'opera di Manfredi, l'arco gotico verso la porta di mare, alcune, mensolette che trovansi nel primo e secondo cortile e qualche medaglione con le armi degli Aragonesi lungo le mura e i bastioni. Il Castello fu dichiarato monumento nazionale. Tutt'intorno, attualmente sorridono verdeggianti e profumati giardini che formano la passeggiata preferita dei, villeggianti estivi, specie dopo la siesta del bagno. Verso l'entrata dalla città vi è il Parco della Rimembranza intitolato ai 165 manfredoniani caduti nella grande guerra di redenzione, e nel mezzo di un breve spiazzo, la cittadinanza erigeva nel 1925 il Monumento che ricorderà ai posteri il glorioso olocausto dei suoi figli migliori.
 
< Prec.   Pros. >

Visitatori on line

Abbiamo 1 visitatore online
Free Joomla Templates