I pellegrinaggi ai grandi santuari della Cristianità, Roma, San Giacomo di Compostella, Gerusalemme e il Monte Gargano dell'Arcangelo Michele, determinarono il configurarsi delle grandi vie come ”Romea”, ”Francigena”, ”Camino de Santiago”…
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I luoghi diocesani del perdono |
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IL MONTE DELL'ARCANGELO NASCITA AVVOLTA NELLA LEGGENDA
Il Santuario di San Michele ha una struttura del tutto singolare; è un complesso in stili diversi che si sono succeduti nei secoli e che ingloba la venerata grotta naturale. L'ingresso ha un prospetto romanico con preziose porte di bronzo.
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L'autorità della Chiesa, in momenti salienti della storia del Santuario, ha ribadito e confermato le prerogative di questo luogo in ordine al perdono e alla remissione dei peccati con il privilegio dell'indulgenza plenaria, chiamata perdono angelico.
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Pellegrini vecchi e nuovi |
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Alcuni studiosi ipotizzano che il culto dell'Arcangelo Michele, Santo del fuoco, delle acque e dei terremoti, sia stato importato sul Gargano prima del VI secolo in sostituzione degli antichi culti pagani.
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La devozione popolare per grazia ricevuta |
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Oggi c'è molta attenzione, scriveva nel 1986 mons. Valentino Vailati, nei confronti degli ex voto, che hanno un linguaggio culturale-religioso specifico che si radica nella complessa tradizione della pietà popolare; essi vogliono esprimere, attraverso l'invocazione alla Madonna e ai Santi, una risposta di fede, di riconoscenza, di grazia; una promessa sincera di vita cristiana.
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Tutto il Gargano è attraversato da vie e sentieri del sacro. Vie che portano a luoghi di devozione nelle vicinanze dei paesi (chiese rurali, S. Maria di Merino, grotta di S. Michele sul lago di Varano ...) e vie che si muovono verso i grandi santuari: San Michele soprattutto, ma anche San Matteo e l'Incoronata, ora in maniera straordinaria verso il santuario di S. Maria delle Grazie e Padre Pio.
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